Appartamenti classe A: quanto fanno risparmiare?

Da alcuni anni è obbligatorio per gli appartamenti disporre della classe di efficienza energetica che è diventata un parametro fondamentale per valutare un immobile in caso di acquisto. Questa certificazione permette di calcolare l’energia totale consumata dall’edificio o dall’appartamento. Una misura che permette di valutare l’efficienza energetica e di predisporre eventuali interventi di miglioramento. In caso di vendita di un immobile, la classe energetica consente all’acquirente di valutare in anticipo i costi di consumo energetico sia per riscaldare che per raffreddare gli ambienti.
Migliore è la classe energetica e minori saranno i consumi di luce e di gas. Investire in un appartamento di classe A permette di andare a risparmiare cifre importanti nel lungo periodo perché significa che l’immobile è stato realizzato rispettando alcuni principi di bioedilizia che limitano le dispersioni energetiche. Un investimento sicuramente importante in termini economici all’inizio ma che ha sensibili ripercussioni sui costi di gestione futuri.
Classe energetica A: requisiti
La classe energetica A è il livello più alto di classificazione che può ottenere un immobile e significa che l’abitazione offre sensibili risparmi in termini di consumi energetici che si riflettono sia sui costi della bolletta che sull’inquinamento generato.
Per ottenere questa certificazione, gli immobili devono presentare specifiche caratteristiche. Per esempio, queste abitazioni sono edificate con i locali maggiormente utilizzati posizionati a sud in posizione ventilata in modo da poter sfruttare l’aria calda o fredda e la luce solare. Per ottenere il massimo grado di certificazione energetica, le abitazioni spesso fanno largo uso del legno, un materiale che permette di limitare la dispersione del calore. Solai e soffitti, invece, vengono coibentati attraverso dello specifico materiale isolante in sughero o altri materiali sintetici. L’immobile deve essere anche dotato del così detto cappotto termico che viene realizzato utilizzando pannelli in sughero o in polistirene estruso.
Grande cura deve essere applicata anche agli impianti che devono presentare il massimo dell’efficienza energetica. Per migliorare i consumi spesso si utilizzano pannelli fotovoltaici, sistemi di riscaldamento a pavimento e caldaie a condensazione.
Classe energetica A: risparmi
Un immobile con classe energetica A costa molto di più di uno con classe energetica inferiore, tuttavia, nel lungo periodo i costi di gestione sono molto più ridotti proprio grazie al lavoro minuzioso per ottenere la massima efficienza energetica.
Gli immobili di classe A sono anche chiamati ad “energia zero”. Mediamente, il loro consumo non supera i 30 kWh per metro quadrato all’anno. Questo significa che a livello energetico i costi si assestano sui 200-300 euro all’anno per 100 metri quadrati. I consumi di gas non dovrebbero superare i 3 litri o 3 mc di gas al metro quadrato all’anno anche se molto dipende dalle caratteristiche dell’immobile.
Mediamente, comunque, si può andare a risparmiare anche più di 1000 euro all’anno sulle spese di riscaldamento. Risparmi che possono salire ulteriormente se si vive in aree climatiche particolari come quelle alpine. Una casa poco efficiente può andare a spendere infatti anche 10 volte di più per il solo riscaldamento.
Un’ulteriore riduzione dei consumi può avvenire se è presente un impianto fotovoltaico che permette di alimentare l’abitazione, abbattendo ulteriormente i costi di energia. Nel lungo termine, dunque, rispetto alle vecchie abitazioni, l’investimento produce risultati molto interessanti con risparmi importanti.
Anche se non si dispone di una casa con classe energetica A è possibile comunque effettuare interventi atti a migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione. Interventi onerosi i cui costi possono essere tagliati grazie alle detrazioni per i lavori di riqualificazione energetica previsti dallo Stato.