Asciugatrice a pompa di calore, vantaggi

Nelle case degli italiani ci sono moltissimi elettrodomestici. Alcuni sono diffusi da moltissimo tempo, altri sono più recenti e stanno trovando una loro dimensione solo negli ultimi anni. Tra gli elettrodomestici che gli italiani hanno iniziato ad adottare negli ultimi tempi ci sono le asciugatrici.
Trattasi di uno strumento che consente di asciugare il bucato dopo che la lavatrice ha effettuato il lavaggio. In Italia questo elettrodomestico non ha avuto molto successo in passato in quanto il clima del Paese ha sempre permesso alle persone di asciugare la biancheria ed i vestiti in maniera tradizionale. Ma con la vita sempre più frenetica e con gli appartamenti sempre più piccoli, questi elettrodomestici hanno iniziato ad essere presi in considerazione.
Trattandosi di un prodotto poco conosciuto, quando si ha la necessità di acquistarne uno, le persone possono iniziare a domandarsi quale sia la versione migliore visto che di asciugatrici ce ne sono moltissime in commercio. Tralasciando il discorso brand e specifiche, c’è un dettaglio che va ben tenuto presente e cioè il tipo di tecnologia adottata per creare il calore interno che permetterà ai vestiti di asciugarsi. Un dettaglio importante perché scegliere la soluzione sbagliata può portare a consumi energetici molto superiori e di conseguenza a rincari nella bolletta dell’energia.
Le asciugatrici sono sostanzialmente di due tipi: a condensazione e a pompa di calore. La seconda tipologia è quella da preferirsi per molti motivi ed è quella normalmente più richiesta.
Asciugatrici a condensazione e a pompa di calore: differenze
Le asciugatrici a condensazione generano il calore attraverso una resistenza elettrica. Questo calore viene poi messo in circolo all’interno del cestello tramite una ventola. In questo modo, i vestiti vengono asciugati. Questo sistema, però, consuma moltissima energia, sino a 4 kWh per ogni ciclo di asciugatura. Tuttavia costano molto poco ma il vantaggio economico iniziale si traduce, poi, su di un’elevata spesa per l’energia elettrica.
Le asciugatrici a pompa di calore, invece, sono molto più sofisticate e proprio per questo costano molto di più. Tuttavia, il maggiore investimento iniziale viene ripagato con consumi decisamente inferiori. Mediamente, una asciugatrice che utilizza questa tecnologia consuma 1 kWh a ciclo, esattamente ¼ delle asciugatrici a condensazione.
Queste asciugatrici utilizzano un motore e un circuito frigorifero per generare calore che poi sarà fatto circolare all’interno del cestello per asciugare i vestiti.
Ne consegue che le asciugatrici a pompa di calore sono quelle da preferire in vista di un investimento nell’acquisto di questo elettrodomestico. I consistenti risparmi di energia elettrica permetteranno di rientrare velocemente della maggior spesa iniziale richiesta, soprattutto se l’elettrodomestico viene utilizzato con continuità.
In ogni caso, prima di procedere con l’acquisto è sempre bene farsi indirizzare dal personale specializzato dei negozi che saprà certamente consigliare il modello giusto per le proprie esigenze.