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Impronta idrica: come ridurre gli sprechi d’acqua

impronta idrica

Quando si parla di impronta idrica ci si riferisce a quell’indicatore che esplicita l’appropriazione da parte dell’umanità di acqua dolce espresso in volumi di acqua consumati e inquinati. In termini molto più semplici, trattasi dell’unità di misura dell’acqua necessaria per produrre beni e servizi e può essere utilizzata per misurare un singolo processo come anche i consumi di un singolo consumatore.

Impronta idrica, cos’è?

Erroneamente si pensa che l’acqua consumata sia solamente quella che si beve o quella usata per lavarsi o per lavorare qualcosa. In realtà non si tiene conto dell’acqua consumata indirettamente, cioè quella utilizzata per produrre un bene o un servizio. Quest’acqua è chiamata, anche, “acqua virtuale”. L’impronta idrica di una nazione può essere vista da due prospettive: produzione e consumo. Quella relativa alla produzione fa riferimento all’acqua utilizzata per produrre beni e servizi. Per esempio l’acqua legata alle attività dell’agricoltura e dell’industria.

Quella relativa al consumo, invece, è calcolata sulla base dei beni e servizi consumati dalle persone.

Come ridurre l’impronta idrica

L’acqua è un bene prezioso che va salvaguardato ed è, dunque, necessario ridurre i suoi sprechi. Quello che è necessario fare, quindi, è ridurre l’impronta idrica per ottimizzare il consumo dell’acqua. Con alcuni semplici accorgimenti, chiunque può contribuire a salvaguardare uno dei beni più preziosi del pianeta.

  1. Innanzitutto è importante usare detersivi ecologici, diminuendo il numero complessivo di lavatrici o di lavastoviglie.
  2. In secondo luogo è buona prassi utilizzare elettrodomestici di classe energetica A che aiutano il risparmio energetico.
  3. Molto importante anche smaltire e riciclare i rifiuti nella maniera corretta. La plastica, in particolare, è la prima causa di inquinamento delle acque.
  4. Buona prassi anche ridurre lo spreco alimentare.
  5. Per quanto riguarda le abitudini strettamente personali, è meglio fare la doccia piuttosto che il bagno perché si riduce sensibilmente il consumo dell’acqua.
  6. Meglio, inoltre, bere l’acqua del rubinetto, correttamente filtrata, piuttosto che comprare bottiglie d’acqua nei negozi.
  7. Il WC non deve essere utilizzato con uno scarico per i rifiuti. Ogni sciacquone, infatti, spreca oltre 7 litri d’acqua.
  8. Meglio lavare i piatti nella lavastoviglie piuttosto che a mano perché si consuma meno acqua. La lavastoviglie, però, va fatta funzionare solo a pieno carico.
  9. Importante anche chiudere il rubinetto dell’acqua se non serve che rimanga aperto durante azioni come il lavaggio dei denti o mentre ci si taglia la barba.
  10. Le piante e i fiori di casa vanno annaffiati di sera in quanto l’acqua non evaporerà e si potrà, quindi, risparmiare sulla quantità d’acqua data.

In ogni caso, per iniziare a risparmiare correttamente l’acqua, la prima cosa da fare è effettuare un’analisi delle proprie abitudini di vita per capire dove potrebbero essere presenti degli sprechi dell’acqua da risolvere.

Solo in questo modo è possibile adottare uno stile di vita maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale.

 

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