Inquinamento indoor: come difendersi

L’inquinamento indoor rappresenta un problema che spesso non viene preso nella giusta considerazione. L’aria della casa o dell’ufficio in cui lavoriamo può essere molto più inquinata rispetto a quello che pensiamo. E non si tratta di una questione legata soltanto allo smog e alle polveri sottili che possono penetrare dall’esterno all’interno delle mura domestiche. Infatti a determinare l’inquinamento indoor in casa ci sono anche quei composti volatili che sono prodotti da differenti sostanze chimiche e materiali con cui ci troviamo regolarmente in contatto all’interno delle nostre abitazioni. Dobbiamo prestare molta attenzione ad avere un’aria più pulita in casa, perché le conseguenze dell’inquinamento indoor possono essere varie e vanno dal mal di testa alla nausea, dalle irritazioni agli occhi alla sonnolenza.
Cosa fare contro l’inquinamento domestico
Fra i vari tipi di inquinamento non bisogna quindi trascurare quello indoor. Spesso si sente parlare del problema dell’inquinamento in Italia, con riferimento soltanto a quello provocato dallo smog per le vie della nostra città. Eppure dovremmo essere più consapevoli che gli inquinanti dell’aria possono ritrovarsi anche all’interno della casa.
Basterebbero soltanto alcuni piccoli accorgimenti da attuare nella vita quotidiana, per scongiurare il problema e i rischi che ne possono conseguire. Ma cosa possiamo fare a livello concreto? Ecco alcuni suggerimenti utili:
- utilizzare i detersivi biologici – essi contengono principi attivi di origine vegetale che non solo riducono l’inquinamento delle acque di scarico, ma non rilasciano nemmeno quei composti volatili che provocano i disturbi di cui abbiamo parlato precedentemente;
- sfruttare le proprietà delle piante – secondo alcuni studi condotti recentemente, alcune piante in particolare, come la dracena, l’edera o il filodendro, riescono ad assorbire e ad eliminare le sostanze inquinanti presenti nell’aria all’interno delle abitazioni. Basterebbe utilizzare di più queste piante nelle case;
- scegliere mobili di produzione italiana – i mobili in legno massello italiano rappresentano la soluzione ideale per chi non vuole stare a contatto con materiali nocivi. Bisognerebbe optare per elementi di arredamento il meno trattati possibile, fabbricati con legname di origine controllata. Meglio evitare il truciolato, che spesso utilizza nella sua composizione colle che possono rilasciare nell’ambiente domestico formaldeide;
- scegliere i filtri naturali – se all’interno della nostra casa non è possibile attuare un ricambio naturale dell’aria, si possono scegliere dei filtri naturali, come per esempio quelli costituiti dai carboni attivi, che riducono le concentrazioni di sostanze inquinanti;
- mettere le stampanti in disparte – è meglio tenere le stampanti e le fotocopiatrici lontano dagli ambienti lavorativi, magari in apposite stanze ventilate lontano dall’ufficio in cui abitualmente lavoriamo;
- lasciare le scarpe all’ingresso – le polveri sottili possono arrivare all’interno della casa anche attraverso le suole delle scarpe. Quindi sarebbe opportuno lasciare le scarpe che indossiamo fuori casa all’ingresso, sistemate in un’apposita scarpiera.
Le conseguenze dell’inquinamento indoor
Seguire tutti questi consigli si rivela particolarmente importante per evitare un impatto forte dell’inquinamento indoor sulla nostra salute. Si calcola che proprio questa forma di inquinamento sia responsabile del 2,7% delle malattie nel mondo.
I bambini sono i più colpiti, soprattutto dalle infezioni respiratorie acute che gli inquinanti nell’aria domestica possono provocare. Le malattie allergiche respiratorie in Europa stanno aumentando proprio in correlazione all’inquinamento degli edifici e l’asma colpisce gli adulti europei nella misura del 3-8%.