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Luce neon: quanto consuma

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La luce neon rappresenta un’ottima opportunità che riesce ad unire l’utilità e il design. In effetti esistono tantissimi tipi di lampade neon, neon a luce calda, neon a luce bianca o neon a luce naturale. Tutti si caratterizzano per un determinato tipo di consumo e una certa efficienza energetica, che per molti versi si dimostra più vantaggiosa rispetto a quella assicurata dalle tradizionali lampade ad incandescenza. Di certo, dal punto di vista estetico, il neon può rappresentare un’ottima opportunità, perché riesce a trasformare in maniera armoniosa l’energia elettrica in energia luminosa. Però è importante anche riuscire a vedere quali sono le possibilità in termini di risparmio. Cerchiamo di scoprirne di più, esaminando anche le caratteristiche delle lampade al neon.

Luce neon: quanto consuma

Nelle lampade ad incandescenza tradizionali la maggior parte dell’energia viene dissipata in calore. Soltanto una piccola parte di energia a disposizione viene utilizzata per fornire la luce. Nella luce a neon, invece, tutto dipende da vari fattori. Bisognerebbe esaminare ogni volta le caratteristiche del trasformatore, le dimensioni del tubo, il tipo di gas che viene utilizzato e la pressione.

In media è stimabile un consumo di 4 W per un tubo di 30 centimetri. Facendo gli opportuni conti e prendendo come riferimento un costo medio dell’energia, con una lampada al neon in funzione tutto l’anno potremmo spendere circa 8,76 euro. Naturalmente si tratta soltanto di indicazioni generali, perché tutto dipende dagli elementi che compongono la lampada.

Come funziona una lampada al neon

Anche per comprendere meglio l’efficienza energetica collegata all’uso di una luce al neon, vediamo come funziona una lampada al neon. Essa è costituita da un tubo di vetro, che viene riempito da un gas a bassa pressione. Ad un’estremità del tubo è collocato un condensatore elettrico.

Azionando l’interruttore, la corrente arriva al condensatore. Questo genera una scarica elettrica e fornisce energia cinetica, in modo che le molecole del gas si muovano. Sono proprio le molecole del gas che si liberano dell’energia in eccesso causando l’irraggiamento.

Questo funzionamento trova numerose possibilità di applicazione. Per esempio proprio la luce neon viene utilizzata frequentemente per illuminare le insegne dei locali commerciali. Inoltre proprio le lampade al neon vengono utilizzate spesso nei luoghi lavorativi, come per esempio gli uffici, oppure con questo tipo di illuminazione si costruiscono delle spie, il cui obiettivo è quello di rivelare la presenza o l’assenza della corrente.

Per quanto riguarda invece la durata della luce neon, dobbiamo dire che le lampade di questo tipo spesso vanno incontro ad alterazione. Può capitare di frequente che si deteriori il vetro e quindi le lampade subiscano una perdita del gas interno. Dal punto di vista della durata, di conseguenza, possiamo dire che sarebbero molto più convenienti le luci a LED, anche se queste ultime garantiscono una luminosità minore rispetto alle luci al neon.