Scaldabagno: quanto consuma e confronto con una caldaia

Lo scaldabagno, dal punto di vista tecnico, è un serbatoio che viene riempito di acqua sanitaria che sarà riscaldata attraverso una resistenza elettrica regolata da un termostato. Lo scaldabagno o boiler è alimentato da energia elettrica e permette alle abitazioni di disporre di acqua calda in assenza di altre soluzioni come le caldaie.
Scaldabagno: consumi
Il rendimento di uno scaldabagno è molto basso ed i consumi piuttosto elevati. Solitamente, prendendo a riferimento un’immobile abitato da tre persone, uno scaldabagno elettrico con serbatoio da 80 litri può arrivare a consumare sino a 1400 kWh all’anno. La spesa in termini di consumi energetici è molto alta visto che la quantità consumata di energia è quasi pari alla metà del consumo energetico classico di un’abitazione.
Lo scaldabagno deve, dunque, essere utilizzato con attenzione e parsimonia, solo per il tempo necessario quando è richiesta acqua calda nell’abitazione. Inoltre, è opportuno scegliere un modello che ben si adatti alle esigenze dell’abitazione, dunque non troppo piccolo per non trovarsi con carenza di acqua calda ma nemmeno troppo grande perché potrebbe arrivare a consumare ancora più energia di quanto necessario.
Importante collocare anche lo scaldabagno il più vicino possibile agli impianti che dovrà servire per migliorare l’efficienza, cioè per non disperdere il calore dell’acqua riscaldata. Fondamentale, infine, regolare lo scaldabagno alla temperatura giusta. Impostare il termostato troppo alto significa consumare ancora più energia con ovvie ripercussioni sulla bolletta elettrica.
Scaldabagno o caldaia?
Lo scaldabagno anche se è una soluzione valida per scaldare l’acqua nelle abitazioni è sicuramente lo strumento più caro su cui si può optare. Poco efficiente, consuma molta energia elettrica arrivando ad incrementare sensibilmente i costi della bolletta elettrica.
Inoltre, proprio con l’obiettivo di arrivare a consumare meno energia, lo scaldabagno deve essere acceso con parsimonia e questo significa poter disporre di minor comfort potendo contare su acqua calda alla giusta temperatura solo in alcune fasce d’orario.
La caldaia, invece, è molto più efficiente e presenta costi di gestione molto inferiori soprattutto se si punta su quelle di ultima generazione con un più alto rendimento energetico.
Potendo scegliere, dunque, la caldaia è preferibile per produrre calore e scaldare l’acqua e tutti gli ambienti domestici. Dunque, in presenza di un vecchio scaldabagno, sarebbe preferibile poterlo sostituire non con un nuovo modello ma piuttosto con una più efficiente caldaia ad alto rendimento energetico.