Tetto freddo: come è possibile ottenere il risparmio energetico

Il tetto freddo è una possibile soluzione che possiamo adottare, quanto le abitazioni che si trovano all’ultimo piano risultano molto calde nel corso dell’estate. In questa stagione il problema si può presentare perché le temperature sono elevate e soprattutto quando le case all’ultimo piano sono particolarmente esposte al sole. Il tetto freddo consiste nel creare tutte le condizioni per fare in modo che le temperature all’interno dell’abitazione si abbassino. Si agisce anche sulla superficie della copertura di un edificio, mettendo in pratica alcuni accorgimenti, per far diminuire la temperatura all’interno dell’abitazione che si trova all’ultimo piano.
Le conseguenze del surriscaldamento domestico
Le conseguenze del surriscaldamento domestico possono essere tante. Si tratta di un fattore molto negativo che incide sul bilancio di una famiglia nel pagamento delle bollette e determina un impatto ambientale notevole. Solitamente il surriscaldamento di un’abitazione, specialmente se collocata all’ultimo piano, è causato dall’aumento della temperatura a cui sono soggette le superfici di copertura.
Queste ultime possono arrivare anche a temperature intorno ai 90 gradi. A queste alte temperature le superfici cominciano a rilasciare il calore assorbito nell’area, per cui all’interno dell’abitazione la temperatura aumenta di circa 4-5 gradi e si sentono di più gli effetti determinati dalla concentrazione delle sostanze inquinanti. Per trovare una soluzione di solito si provvede a raffrescare il clima all’interno di una casa, attraverso un condizionamento molto alto.
Tutto ciò comporta aumento del consumo di energia, con evidenti sprechi, e contribuisce all’inquinamento ambientale. Il fenomeno è peggiorato per quelle case soleggiate, per le quali sarà necessario applicare una tecnica di tetto freddo.
I vantaggi del tetto freddo
Applicando il sistema del tetto freddo, detto anche in termini tecnici cool roof, si fa in modo che la copertura di un edificio rifletta fino all’80% le radiazioni che provengono dalla luce solare. Questo risultato si ottiene attraverso l’adozione del colore bianco, che riflette di più le radiazioni del sole. Si installano delle apposite membrane bianche, in grado di permettere il cambiamento della temperatura, passando in genere dagli 80 gradi ai 45 gradi.
Si adotta quindi un sistema di protezione esterno che è capace di migliorare il comfort all’interno dell’abitazione stessa. Ma non si tratta soltanto di una questione di abitabilità, visto che tutto ciò incide anche sui costi in bolletta. Il tetto freddo infatti comporta una riduzione dei costi per la climatizzazione e un minore impatto ambientale, visto che si può optare per una politica di risparmio energetico con la riduzione delle emissioni inquinanti.
Solitamente si utilizza una membrana non metallica, che può essere una vernice, una guaina o del materiale plastico. Il sistema è piuttosto semplice e i risultati che si possono ottenere sono importanti per poter diminuire i costi sull’energia impiegata per climatizzare l’ambiente domestico.
Immagine: Darren Poon via Flickr