Edifici a Energia Quasi Zero, caratteristiche

Entro la scadenza del 2021, gli edifici di nuova costruzione o quelli su cui si è stata applicata una ristrutturazione molto importante dovranno presentare un fabbisogno energetico quasi zero. Per gli edifici pubblici come le scuole, invece, questa scadenza è nel 2019. Gli edifici che presentano un fabbisogno energetico prossimo alla zero sono identificati con il nome di “Near zero energy building” o più semplicemente Nzeb.
Nzeb: definizione
Trattasi, in termini molto chiari, di edifici che consumano molta poca energia per riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua sanitaria, ventilazione ed illuminazione. Solitamente, vengono classificati come Nzeb i più recenti edifici in classe energetica A, identificati anche come edifici ad alte prestazioni energetiche.
Questa categoria di edifici è stata introdotta dalla Direttiva Europea 21/2010/CE. Secondo le specifiche, queste edifici non dovrebbero richiedere un consumo energetico medio superiore ai 30 kWh per metro quadro all’anno. In media, un edificio realizzato senza alcuna accortezza sotto il profilo del risparmio energetico consuma mediamente tra i 200 e i 400 kWh al metro quadro all’anno.
Ovviamente trattasi di stime in quanto molto dipende anche dalla tipologia dell’edificio ma le differenze sono comunque sempre piuttosto marcate.
Nzeb: caratteristiche
Per rientrare nella categoria di edifici Nzeb, i costruttori devono rispettare precise caratteristiche in sede di progettazione. Un edificio che punta alla massima efficienza energetica deve risultare ben isolato, utilizzare al meglio gli apporti solari, minimizzare l’uso degli impianti meccanici e sfruttare al massimo la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Per raggiungere questi obiettivi, i costruttori devono utilizzare diverse tecniche di progettazione speciali e utilizzare specifiche soluzioni costruttive.
In sede di progettazione dovranno essere seguiti i principi di progettazione sostenibile e bioclimatica con un approccio integrato tra la componente architettonica ed ingegneristica. A questo scopo esistono alcuni speciali software che permettono di effettuare simulazioni dinamiche.
L’edificio dovrà essere progettato per essere orientato in maniera tale da utilizzare nel modo più efficiente possibile l’influenza del Sole.
Le pareti, i solai e gli infissi devono essere molto isolati ed ombreggiati per evitare dispersioni e surriscaldamento. Gli impianti devono poter funzionare a bassa temperatura. Si utilizzano solitamente caldaie a condensazione e pompe di calore. Gli edifici dovranno disporre anche di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili come il fotovoltaico ed il solare termico.
Infine, negli edifici Nzeb, i consumi energetici vanno monitorati costantemente.
Nel caso si voglia rendere la propria abitazione più efficiente dal punto di vista energetico è possibile richiedere alcuni preventivi da ditte specializzate per capire dove è possibile intervenire e quanto costerebbe farlo, evidenziando che possono essere disponibili anche degli incentivi per gli interventi di miglioramento energetico che alleggeriscono i costi complessivi.