Fuel mix: cos'è e da cosa si ricava l'energia elettrica

Il fuel mix è un meccanismo di calcolo che consente di comprendere quali componenti vengono utilizzate a livello di fonti per la produzione di energia elettrica. Si tratta in sostanza di tracciare le fonti energetiche in tutto il processo che dal loro utilizzo porta alla generazione di energia messa a disposizione per gli utenti finali. Ma da che cosa è composta l’energia elettrica che usiamo quotidianamente e qual è il livello di impatto ambientale determinato dal processo di produzione di energia elettrica? Per rispondere a tutte queste domande, dobbiamo capire fino in fondo qual è il ruolo del GSE e qual è il mix di fonti energetiche a cui si fa riferimento nel nostro Paese.
Cos’è e come si determina il fuel mix disclosure
Il processo di produzione e di vendita dell’energia è regolato dal decreto ministeriale del 31 luglio 2009. In base a queste norme, il consumatore finale ha diritto a disporre di informazioni che riguardano la composizione delle fonti energetiche utilizzate per l’energia elettrica. Il compito di calcolare le composizioni dei mix energetici è affidato al Gestore dei Servizi Energetici, che è anche responsabile del processo di tracciatura.
Il GSE tiene conto del mix energetico utilizzato per produrre energia elettrica venduta e tiene conto delle garanzie di origine che vengono associate all’energia importata. Inoltre considera il mix energetico complementare che viene immesso in rete, tenendo conto anche dell’energia che viene prodotta a partire da fonti rinnovabili.
In particolare le fonti che si possono utilizzare per produrre energia elettrica necessaria a soddisfare il nostro bisogno energetico si distinguono in vari gruppi. Ci sono le fonti convenzionali, che comprendono i combustibili fossili, come, per esempio, il petrolio, il carbone e il gas. Abbiamo poi le fonti non fossili, che comprendono il nucleare. Molto importanti sono anche le fonti rinnovabili, come l’energia solare, quella geotermica, l’eolica e quella che si ricava dalla biomassa.
La composizione del mix medio a livello nazionale
Secondo i dati forniti dal GSE, il mix energetico complementare nazionale è composto da varie percentuali in riferimento alle fonti energetiche che vengono sfruttate per la produzione di energia elettrica. Tenendo conto delle immissioni in rete e della vendita dell’energia agli utenti finali, la composizione può essere così considerata (dati che si riferiscono all’anno 2011):
- 36,7% da fonti rinnovabili;
- 40% da gas naturale;
- 14,6% da carbone;
- 1,8% da nucleare;
- 1,2% da petrolio.
Acquistano particolare importanza le fonti rinnovabili, il cui sfruttamento è sempre più ampio, anche in seguito alla diffusione di una maggiore consapevolezza sui vantaggi che esse possono determinare. Le fonti rinnovabili, infatti, sono inesauribili, sono pulite e disponibili in forma gratuita. Non comportano il rilascio di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Inoltre gli impianti per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili possono essere costruiti in termini molto rapidi e possono essere installati in ogni tipo di edificio.