Interruzione energia elettrica risarcimento danni: quanto spetta

In caso di interruzione di energia elettrica, si può ottenere anche un risarcimento danni. La fornitura di energia elettrica, infatti, è considerata un servizio essenziale, che non può essere interrotto se non ci sono motivazioni adeguate. Inoltre, prima di effettuare un’interruzione, il tutto deve essere segnalato mediante preavvisi. Lo stesso discorso vale sia per i cittadini privati che per le imprese, le quali possono essere danneggiate dall’interruzione della corrente elettrica. Ecco perché è stata prevista la possibilità di una richiesta risarcimento danni ad Enel o a qualunque altro fornitore di energia. Ma vediamo come fare richiesta per danni ad Enel e come ottenere il risarcimento. Le specifiche disposizioni sono previste dall’Autorità nazionale dell’energia elettrica e del gas.
Risarcimento danni Enel: quando spetta il rimborso
Se l’interruzione dell’energia elettrica è determinata da interventi di manutenzione alla rete, il fornitore deve avvisare almeno 24 ore prima i clienti. Il tempo di 24 ore è valido in seguito a dei guasti che richiedano l’intervento dei tecnici. Per interventi programmati il tempo obbligatorio è quello di almeno 2 giorni.
Secondo le regole prestabilite, non è possibile interrompere il servizio di energia elettrica per più di 8 ore consecutive. Per questo, se le regole non vengono rispettate, possiamo avere diritto ad un rimborso. Quest’ultimo viene disposto nella bolletta successiva al periodo in cui si è verificata l’interruzione dell’energia elettrica.
Il rimborso è pari a 30 euro ed aumenta di 15 euro per ogni intervallo di 4 ore, oltre alle 8 ore previste dalla legge. Si può arrivare ad un risarcimento massimo di 300 euro. È da tenere presente che i risarcimenti variano anche in base alle dimensioni della città in cui si verifica l’interruzione della corrente. Teniamo presente che per le città piccole e le aree rurali in cui ci sono meno di 5.000 abitanti il tempo massimo di interruzione del servizio non deve superare le 16 ore. Nelle città medie, che hanno un numero di abitanti compreso tra 5.000 e 50.000, il tempo massimo arriva a 12 ore. Nelle grandi città, quelle con più di 50.000 abitanti, si arriva ad un massimo di 8 ore consecutive.
Naturalmente le interruzioni senza preavviso non comprendono i blackout che spesso interessano l’intera rete nazionale. Inoltre non sono compresi nemmeno i distacchi programmati che vengono previsti in casi di emergenza per alleggerire il carico dei consumi. In questi casi si può richiedere soltanto un rimborso automatico che viene però messo a disposizione dal fondo di emergenza che fa capo all’Autorità nazionale.
Interruzione energia elettrica: i rimborsi per le imprese
L’interruzione del servizio di erogazione dell’energia elettrica può comportare maggiori danni economici per le imprese. Ecco perché per queste ultime sono previsti dei rimborsi più elevati. Si tratta di 150 euro più altri 75 euro ogni 4 ore, fino alla somma massima di 1.000 euro, per le imprese che sfruttano una potenza inferiore o uguale a 100 kW.
I piccoli consumatori con potenza superiore a 100 kW, sono previsti 2 euro per ogni kW più 1 euro a kW per ogni intervallo ulteriore di 4 ore, fino ad un massimo di 3.000 euro. Le imprese che sfruttano una potenza superiore a 100 kW avranno 1,5 euro per ogni kW e in più 0,75 euro a kW per ogni ulteriore intervallo di 2 ore, fino ad un massimo di 6.000 euro.
Immagine: Ashland CTC via Flickr