Perdite di energia elettrica, quanto incidono in bolletta

Il trasporto dell’energia elettrica soffre di una congenita perita di rete, cioè di un fenomeno di dispersione elettrica che avviene dalla centrale elettrica sino al luogo di fornitura, sia esso la casa che un’azienda. Tale dispersione è assolutamente normale e la sua percentuale viene convenzionalmente stabilita dall’Autorità per l’Energia in base all’energia prelevata. Dunque, se, per esempio, in rete sono immessi 100 kWh di energia ed il tasso di dispersione fosse fissato al 10%, al luogo di fornitura ne arriverebbero effettivamente solamente 90 kWh.
Queste perdite, però, sono fatte pagare ai consumatori ed il loro costo è inserito nelle bollette dell’energia ed è lo stesso della materia prima, cioè della componente energia.

Quanto incide la dispersione elettrica in bolletta
Entrando ancora più nello specifico, con la delibera 377/2017/R/eel, l’Autorità per l’Energia ha rivisto i valori percentuali convenzionali di perdita a decorrere dal primo gennaio 2016.
L’Autorità ha aggiornato i fattori di perdita standard da applicare ai prelievi, alle immissioni ed alle interconnessioni tra reti, confermando la definizione di coefficienti uniformi a livello nazionale e riducendo, in particolare, il fattore relativo ai prelievi di media tensione dal 4,0% al 3,8% con un beneficio immediato per i clienti finali.
Il coefficiente previsto per le utenze servite in bassa tensione rimane invariato allo 10,4% ed all’1,8% per le utenze servite dall’alta tensione. Nel caso dei consumatori finali, le case e gli uffici sono raggiunte dalla bassa tensione e quindi la percentuale stabilita di default per le perdite di rete è dello 10,4%.
Dispersione dell’energia: i costi in bolletta
Nelle bollette, come detto, è inserito anche questo costo visto che l’energia persa è stata comunque prodotta e trasportata sino all’utente finale. Il prezzo, dunque, riguarda la materia prima, cioè l’energia elettrica, addebitata in base ai propri consumi. Questa voce sarà, quindi, contenuta all’interno della “Componente Energia” che include i costi di approvvigionamento e dispacciamento dell’energia. Questa voce sarà, dunque, influenzata dalle perdite di rete con un peso che dipende da quanto viene stabilito dall’Autorità per l’Energia.
La dispersione, quindi, è una voce importante della bolletta dell’energia elettrica che non molti conoscono e che vanno comunque a pagare. Va evidenziato che nel mercato libero, in alcuni casi il prezzo delle perdite è fatturato separatamente dal prezzo dell’energia. Nel mercato tutelato, invece, il prezzo delle perdite è sempre compreso nel prezzo dell’energia stabilito dall’Autorità.
Grazie, comunque, al mercato libero dell’energia i consumatori possono avere maggiore flessibilità di scelta nell’individuare un’offerta più adatta alle loro esigenze di consumi sia per la loro abitazione che per l’eventuale ufficio/attività, andando a risparmiare potenzialmente cifre interessanti.